Precancerosi e tumori epiteliali cutanei

precancerosi

La diagnosi precoce in campo oncologico risulta fondamentale per la prognosi. In dermatologia la possibilità di osservare l’organo cute consente, ad un occhio esperto, una diagnosi precoce spesso ancora in fase precancerosa, migliorando non solo la prognosi quod vitam del paziente ma anche l’esito dell’intervento stesso. E’ opportuno effettuare una visita dermatologica periodica, che consenta l’individuazione delle lesioni tumorali nelle fasi iniziali, così da poter attuare un approccio terapeutico medico e/o chirurgico radicale e scarsamente invalidante. Laddovè la diagnosi precoce, consente di identificare le lesioni in fase precancerosa, è possibile attuare trattamenti conservativi, con terapie topiche o metodiche fisiche evitando i più invasivi approcci chirurgici.

Le cheratosi attiniche rappresentano le precancerosi cutanee di più frequente riscontro, caratterizzate da  un ampio  spettro di lesioni cliniche ed istologiche che evolvono, dalle lesioni eritematose displastiche delle prime fasi, al carcinoma squamocellulare in situ, fino alle forme invasive e metastatiche di quest’ultimo. Le sedi più  frequentemente colpite sono le  regioni fotoesposte di soggetti con fototipo chiaro, pregressa storia di esposizioni solari ripetute spesso prive dell’utilizzo di filtro solari. Le chetatosi attiniche rappresentano la punta dell’iceberg di una cute danneggiata dal foto-cronoinvecchiamento che rappresenta il campo di cancerizzazione. Pertanto il trattamento di questi pazienti deve essere rivolto all’intera area e deve essere accompagnato da un adeguato follow-up, al fine di ridurre il rischio di lesioni neoplastiche.

Il carcinoma basocellulare non è solo il tumore cutaneo più frequente, bensì il più frequente di tutte le neoplasie epiteliali maligne, si caratterizza per una malignità sostanzialmente loco-regionale, rari sono i casi di metastasi a distanza riportati in letteratura. Come per tutti i tumori cutanei il ruolo dei raggi UV è essenziale nel processo oncogenico. La diagnosi ed il trattamento precoce risultano essere fondamentali in quanto nelle forme iniziali è possibile un approccio terapeutico medico ( terapia fotodinamica, Imiquimod, 5-fluoruracile), con risultati efficaci senza il ricorso alla chirurgia.

Il carcinoma spinocellulare rappresenta il tumore epiteliale cutaneo a maggior malignità per la sua capacità di metastatizzare ai linfonodi locoregionali e per via ematica. La diagnosi precoce risulta fondamentale poiché la radicalità chirurgica garantisce una sopravvivenza a lungo termine dei pazienti.

Cosa può fare il Centro?

Presso il nostro centro si effettua una valutazione dermatologica volta ad individuare trattamenti medici e fisici non invasivi per evitare l’evoluzione delle lesioni precancerose in tumori epiteliali.

Inoltre, laddove viene effettuata una diagnosi e successiva terapia chirurgia di tumori epiteliali cutanei, verrà fornito un piano personalizzato di trattamenti individuali e del follow-up successivo.

Presso il nostro Centro è possibile effettuare un trattamento delle lesioni precancerose e dei tumori epiteliali cutanei a bassa malignità con Terapia fotodinamica e con trattamenti chemioterapici topici. Il trattamento dei carcinomi spinocellulari e dei basocellulari più invasivi necessita di intervento chirurgico con asportazione in anestesia locale ed esame istologico. Un approccio chirurgico adeguato è fondamentale per ottenere radicalità con margini esenti da neoplasie ed evitare le frequenti recidive da cui spesso questo tipi di tumori sono gravati. Pertanto una valutazione dermatologica per la scelta dei margini di resezione chirurgica è un criterio fondamentale per la radicalità dell’intervento.